Mi ritrovo in un letto d’ospedale, esangue e sudato.
Sono alla fine dei miei giorni, gli ultimi attimi della mia vita, e realizzo di averla dissipata in scelte sbagliate, vizi, ipocrisie e paure.
Il dolore di questa epifania è lancinante, insopportabile.
Mi sveglio terrorizzato nel calore umido di una notte estiva.
Una ondata di sollievo mi pervade: non è ancora finita.
“Grazie a Dio” mi dico “mi resta ancora il tempo per sprecarla, la mia vita!”
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